
Come i laghi artici stiano scomparendo
L’Artico si sta riscaldando quasi quattro volte più velocemente rispetto al resto del mondo. Conseguenze? I ghiacciai si ritirano, la fauna selvatica soffre e molti habitat scompaiono a un ritmo record.
Tra le novità della crisi climatica troviamo il prosciugamento dei laghi artici che, negli ultimi 20 anni, si sono ridotti o addirittura prosciugati in molte regioni delle aree settentrionali di Canada, Russia, Groenlandia, Scandinavia e Alaska.
I laghi in via di estinzione, estremamente fondamentali nell’ecosistema artico, sono fonte importantissima se non principale di acqua dolce per le comunità e le industrie locali oltre al fatto che da loro dipende anche la sopravvivenza delle specie minacciate e in via di estinzione, come uccelli migratori e creature acquatiche.
Perché il declino dei laghi è un fatto completamente inaspettato? Gli scienziati avevano previsto che il cambiamento climatico avrebbe, perlomeno inizialmente, innalzato il livello dei laghi presenti nella tundra, come conseguenza dello scioglimento del ghiaccio terrestre. Ci sarebbero voluti centinaia di anni per vederli ridursi e prosciugarsi. Sembra invece, che lo scioglimento del permafrost, il terreno ghiacciato che ricopre l’Artico, faccia drenare i laghi e ciò frena, se non addirittura blocca, questo effetto di espansione.
Allo scioglimento del permafrost contribuiscono non solo le temperature molto elevate, ma anche l’aumento delle piogge autunnali. L’acqua infatti trasporta calore nei terreni e questo fa aumentare lo scioglimento dei ghiacci presenti al loro interno. Creando così l’ennesima reazione a catena a danni dell’ecosistema.